La priorità dei nostri progetti è che siano sostenibili, duraturi e gestibili. “Alizeta” vuole essere un progetto globale. Partiamo dal presupposto che un villaggio rurale africano sia una realtà unica, i cui problemi sono spesso interconnessi tra loro. Per esempio: è inutile creare una struttura medica se contemporaneamente non si forma il personale, gli operai addetti alla manutenzione e se non si crea un reddito minimo per mandarla avanti. Quindi l’intervento deve essere contemporaneamente sanitario, formativo ed economico.
Noi portiamo al villaggio, solo ciò che gli abitanti stessi sono in grado di gestire, amministrare e curare. Per questo, ogni iniziativa è accompagnata da un impegno sulla formazione.
Quindi per progetto globale di sviluppo intendiamo l’insieme di diversi sottoprogetti (che riguardano la sanità, il problema idrico, l’allevamento e l’agricoltura, l’artigianato, l’istruzione etc.) ognuno con un responsabile e un budget autonomo, ma tutti interconnessi e sottoposti alla supervisione dell’associazione.
I protagonisti della nostra attività sono gli abitanti del villaggio, coordinati dalla associazione Alizeta Progetti Solidali. Ogni proposta di progetto deve essere dibattuta e portata avanti dai vari gruppi. Anche se può sembrare che questa procedura rallenti il lavoro, solo in questo modo ogni azione diventa un’esperienza di crescita della comunità. Abbiamo verificato, che se non si coltiva la partecipazione degli interessati, i progetti falliscono nella passività e nel fatalismo.